Alla fine il tempo della consapevolezza è arrivato.
Il passaggio è stato compiuto ed in fondo è quasi esattamente come me lo sono sempre immaginato.
Ed è sempre la musica che mi accompagna, anche in questo frangente di vita. Un momento come mille altri, che scivola leggero senza che quasi faccia rumore.
Stavolta però si porta con se la certezza che qualcosa si è perso per sempre, come se mi avesse comunicato che non c’è più spazio per uno stato della mente, dell’anima, la purezza della gioventù.
La domanda che non doveva essere fatta è alla fine giunta, la precisazione che non volevo sentire, è comunque arrivata, senza che ve ne fosse alcun bisogno.
Il solo fatto che si sia materializzata, netta, è la certezza che è cambiato qualcosa, che qualcosa è stato perduto per sempre.
Non sopravviveremo mai al giudizio del tempo, un senso di colpevolezza che non riesco a capire, e che proviene da così lontano. Così maledettamente lontano.
La comunicazione si è persa nuovamente nel fragoroso stile della pioggia.
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