05 aprile 2006

Votare

Come dicevo qualche tempo fa sono otto anni che non vado a votare.

Tutto lasciava presagire che anche quest'anno mi sarei tenuto lontano dalle urne per gli stessi identici motivi delle passata tornate elettorali. Invece no.

Lunedì sera non mi sono certamente degnato di guardare l'insulso faccia a faccia fra i due vecchiardi (il giorno che avremo due candidati premier di 40-50 anni nevicherà a ferragosto...), ieri sono stato tutto il giorno fuori sede per lavoro tornando a casa molto tardi, insomma negli ultimi due giorni sono stato un può fuori dal mondo.

Stamattina sono tornato a leggere qua e là, e ti vengo a sapere che il candidato premier del centro-destra ha dato testualmente dei coglioni a mezza italia, anzi di più se stiamo ai risultati delle ultime elezioni amministrative. Che ci siano dei coglioni in giro per l'Italia è un fatto assodato, il vero problema è che questo è un partito trasversale, anzi il più trasversale che si possa immaginare.

Ho sempre detto che baso le mie opinioni e miei giudizi sugli uomini, non sulle ideologie, sulla teoria. Ebbene, di questo candidato premier mi sono fatto un'idea ben precisa a seguito dei suoi atti, ma soprattutto delle sue parole, confrontandolo con quello che a mio avviso dovrebbe essere lo stile e l'educazione di un Presidente del Consiglio degno di tale carica.

Dove in molti politici non sono riusciti negli ultimi otto anni, riesce il Sig. Silvio Berlusconi da Arcore e cioè è riuscito a farmi cambiare idea a quattro giorni dalle elezioni: andrò a votare.

E sarà molto semplicemente un voto simbolo, non avrà certo nessuna valenza di preferenza: non sono certo di sinistra e non credo lo sarò mai, men che meno lo potrò mai essere fino a che nello stesso calderone ci saranno comunisti, quelli veri, ed esponenti che a vario titolo vorrebbero liberalizzare alcuni tipi di stupefacenti o permettere alle coppie omosessuali di adottare bambini.

Sarà semplicemente un voto il cui unico intento sarà quello di non permettere al candidato premier Silvio Berlusconi di tornare a rivestire una carica che impersonifica l'Italia come Nazione. Non dopo aver insultato una parte dello stesso popolo che dovrebbe in teoria dover governare.

E poi ogni tanto mi piace fare il coglione.